Cos’è la stitichezza?

La stitichezza è un disturbo molto comune, ed è generalmente molto semplice da prevenire e da curare. D’altra parte, potrebbe anche indicare patologie più serie che richiedono il parere medico per valutare se siano necessari test, esami, o raramente, chirurgia.
Considerando un generale range di normalità quando si parla di movimento intestinale, gli episodi di stitichezza possono essere differenti e variare di persona in persona. Per alcuni, potrebbe trattarsi di movimenti intestinali poco frequenti, per altri di difficoltà e dolore nell’espulsione delle feci, mentre per alti ancora potrebbe essere il senso di insoddisfazione dopo l’espulsione, lasciando un senso di dover ancora andare in bagno.
La stitichezza è spesso associata a un senso di gonfiore, leggera nausea e lievi dolori addominali. In genere questi sintomi scompaiono subito dopo l’evacuazione.

Qual è il normale movimento intestinale?

L’intestino crasso, formato da colon e retto, è necessario per rimuovere l’acqua, elettroliti, e per il raccoglimento della materia fecale precedente all’espulsione. Non c’è una vera e propria definizione di “normale” quando si tratta di movimento intestinale, ma in generale, dovrebbe verificarsi tra massimo tre volte al giorno e minimo una volta ogni tre giorni. Si definisce “normale” il movimento intestinale quando le feci vengono espulse senza sforzi eccessivi e quando l’individuo si sente completamente libero. La convinzione che sia necessario defecare almeno una volta al giorno non è accurata e può portare ad un consumo eccessivo e immotivato di lassativi.

Quali sono le cause della stitichezza?

Nella maggior parte dei casi, è causata dalla combinazione di tre fattori:
  • una dieta povera di fibre
  • poco consumo di liquidi
  • mancanza di esercizio.
    Ma altre cause possono causare questo fastidio, come ad esempio condizioni mediche specifiche (diabete, ipotiroidismo, depressione, o patologie meno diffuse). La condizione può anche essere causata da medicinali, come antidolorifici, medicinali per la pressione alta, antidepressivi, psicofarmaci ed antiacidi. La stitichezza potrebbe anche essere una conseguenza di patologie più gravi che causano infiammazione, come la diverticolite o il morbo di Chron. Tumori nell’intestino potrebbero bloccare fisicamente le feci, che di conseguenza non possono essere espulse. Nonostante queste siano cause più improbabili, è importante escluderle tramite una visita medica.
  • Come viene trattata o evitata la stitichezza?

    Normalmente, è sufficiente seguire una dieta salutare, bere liquidi, e praticare esercizio fisico. E’ consigliato ingerire tra i 25 e i 35 grammi di fibre al giorno. Le abitudini intestinali migliorano quando si segue una dieta ricca di farine integrali, cereali, frutta fresca e verdure.
    Si può migliorare la consistenza delle feci bevendo tra i 6 e gli 8 bicchieri d’acqua al giorno, poiché renderanno le feci meno dure e meno dolorose da espellere. Infine, l’esercizio fisico (che può anche essere una camminata di trenta minuti al giorno), migliorerà le abitudini intestinali.
    Ci sono inoltre molti lassativi in commercio e possono essere molto efficaci, ma è consigliato assumerli solo dopo averne discusso col medico curante.

    Quando devo rivolgermi al medico?

  • Quando c’è un principio di stitichezza persistente
  • Stitichezza prolungata in termini di frequenza o gravità e che non riesce ad essere risolta con i metodi indicati sopra.
  • La stitichezza è associata a un cambio nel movimento intestinale rispetto a quello abituale, perdita di peso o sanguinamento
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