Le paratiroidi sono delle piccole ghiandole endocrine situate nella parte intermedia del collo esattamente in corrispondenza della loggia tiroidea. In genere sono 4 (2 superiori e 2 inferiori) per un peso complessivo di 120 milligrammi. In realtà il loro numero e la loro localizzazione sono estremamente variabili nei vari individui. E’ molto frequente, infatti, trovare delle paratiroidi localizzate in sede atipica, spesso nel torace, all’interno della tiroide o anche in sedi francamente ectopiche.

Tali ghiandole sono preposte alla produzione del paratormone (PTH), ormone che è responsabile del metabolismo del calcio, del fosforo e delle ossa.

Sintomi

Quando le paratiroidi funzionano in eccesso (iperparatiroidismo) si determina un aumento dei livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia) e si osserva un quadro clinico caratterizzato dalla comparsa di calcoli renali, stanchezza, problemi digestivi, dolori muscolari e confusione mentale. Questo quadro sintomatologico si presenta spesso in modo molto graduale, solo raramente e può comparire in un modo improvviso e pericoloso tanto da necessitare di un trattamento immediato. Nei casi cronici più gravi di iperparatiroidismo si può avere anche un indebolimento delle ossa, determinando il raro quadro di osteopatia fibroso-cistica.

Diagnosi

La valutazione di una patologia paratiroidea passa attraverso l’esame clinico, la misurazione dei valori ematici del PTH, di alcuni elettroliti (calcio, fosforo plasmatici ed urinari), l’ecografia e la scintigrafia per sottrazione di immagini che rendono possibile la diagnosi di una malattia delle paratiroidi di interesse chirurgico.

La malattia chirurgica delle paratiroidi è rappresentata dall’iperparatiroidismo primario (che può essere sporadico o su base genetica come nella Neoplasia endocrina multipla o MEN) con iperproduzione di PTH e conseguente ipercalcemia.

Quando è necessario l’intervento ?

In caso di iperparatiroidismo primario la terapia chirurgica rappresenta l’opzione terapeutica di scelta e permette la guarigione del paziente. L’iperparatiroidismo primario è di solito sostenuto da un’ adenoma ( interessamento di una paratiroide), può essere la conseguenza di un’iperplasia ( interessamento patologico di tutte le paratiroidi) oppure, molto più raramente, di un carcinoma delle paratiroidi (meno del 1 % dei casi).
Un’altra patologia paratiroidea che può richiedere i alcuni casi l’intervento chirurgico è l’iperparatiroidismo secondario che si ha tipicamente in pazienti con insufficienza renale e che è caratterizzata da un’iperplasia delle 4 ghiandole.

Tipi d'intervento

In caso di forme sporadiche si procede all’asportazione della paratiroide interessata mentre in caso di forme familiari spesso sono interessate patologicamente tutte le paratiroidi rendendo necessaria la paratiroidectomia totale o subtotale.

Complicanze

Se l’intervento è effettuato da mani esperte l’incidenza di complicanze è molto ridotta.
Le complicanze secondarie all’intervento di paratiroidectomia sono:

  • lesioni del nervo ricorrente
  • sanguinamento o ematoma
  • possibilità di ipoparatiroidismo
  • persistenza e/o recidiva di malattia

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